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rio Servi Dei, cuius auctoritas et vis iuridica a Congregatione de Causis Sanc-
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l'anelito che finalmente vengano stabiliti la giustizia, l'amore, la pace, che
povertà e sofferenza vengano superate, che gli uomini trovino la gioia. Tutto
questo anelito è presente nel mondo di oggi, l'anelito verso ciò che è grande,
verso ciò che è buono. È la nostalgia del Redentore, di Dio stesso, anche lı̀
dove Egli viene negato. Proprio in quest'ora il lavoro nel campo di Dio è
particolarmente urgente e proprio in quest'ora sentiamo in modo particolar-
mente doloroso la verità della parola di Gesù: « Sono pochi gli operai ». Al
tempo stesso il Signore ci lascia capire che non possiamo essere semplicemente
noi da soli a mandare operai nella sua messe; che non è una questione di
management, della nostra propria capacità organizzativa. Gli operai per il
campo della sua messe li può mandare solo Dio stesso. Ma Egli li vuole
mandare attraverso la porta della nostra preghiera. Noi possiamo cooperare
per la venuta degli operai, ma possiamo farlo solo cooperando con Dio. Cosı̀
quest'ora del ringraziamento per il realizzarsi di un invio in missione è, in
modo particolare, anche l'ora della preghiera: Signore, manda operai nella
tua messe! Apri i cuori alla tua chiamata! Non permettere che la nostra
supplica sia vana!
La liturgia della giornata odierna ci dà quindi due definizioni della vostra
missione di Vescovi, di sacerdoti di Gesù Cristo: essere operai nella messe
della storia del mondo con il compito di risanare aprendo le porte del mondo
alla signoria di Dio, affinché la volontà di Dio sia fatta sulla terra come in
cielo. E poi il nostro ministero viene descritto quale cooperazione alla missio-
ne di Gesù Cristo, quale partecipazione al dono dello Spirito Santo, dato a Lui
in quanto Messia, il Figlio unto da Dio. La Lettera agli Ebrei - la seconda
lettura - completa ancora questo a partire dall'immagine del sommo sacer-
dote Melchı̀sedek, che è un rinvio misterioso a Cristo, il vero Sommo
Sacerdote, il Re di pace e di giustizia.
Ma vorrei anche dire qualcosa su come questo grande compito sia da
svolgere nella pratica - su che cosa esiga concretamente da noi. Per la
Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, le Comunità cristiane di
Gerusalemme avevano scelto quest'anno le parole degli Atti degli Apostoli,
in cui san Luca vuole illustrare in modo normativo quali sono gli elementi
fondamentali dell'esistenza cristiana nella comunione della Chiesa di Gesù
Cristo. Si esprime cosı̀: « Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli
e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere ».3 In questi quattro
3 At 2, 42.