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Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove
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Congregatio de Causis Sanctorum 67
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Congregatio de Causis Sanctorum 69
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 75
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Acta Benedicti Pp. XVI 19
«Maria diede alla luce il suo figlio primogenito ».6 Con questa frase, san
Luca racconta, in modo assolutamente privo di pathos, il grande evento che le
parole profetiche nella storia di Israele avevano intravisto in anticipo. Luca
qualifica il bambino come « primogenito ». Nel linguaggio formatosi nella Sa-
cra Scrittura dell'Antica Alleanza, « primogenito » non significa il primo di
una serie di altri figli. La parola « primogenito » è un titolo d'onore, indipen-
dentemente dalla questione se poi seguono altri fratelli e sorelle o no. Cosı̀, nel
Libro dell'Esodo,7 Israele viene chiamato da Dio « il mio figlio primogenito », e
con ciò si esprime la sua elezione, la sua dignità unica, l'amore particolare di
Dio Padre. La Chiesa nascente sapeva che in Gesù questa parola aveva rice-
vuto una nuova profondità; che in Lui sono riassunte le promesse fatte ad
Israele. Cosı̀ la Lettera agli Ebrei chiama Gesù « il primogenito » semplicemente
per qualificarLo, dopo le preparazioni nell'Antico Testamento, come il Figlio
che Dio manda nel mondo.8 Il primogenito appartiene in modo particolare a
Dio, e per questo egli - come in molte religioni - doveva essere in modo
particolare consegnato a Dio ed essere riscattato mediante un sacrificio so-
stitutivo, come san Luca racconta nell'episodio della presentazione di Gesù al
tempio. Il primogenito appartiene a Dio in modo particolare, è, per cosı̀ dire,
destinato al sacrificio. Nel sacrificio di Gesù sulla croce, la destinazione del
primogenito si compie in modo unico. In se stesso, Egli offre l'umanità a Dio e
unisce uomo e Dio in modo tale che Dio sia tutto in tutti. San Paolo, nelle
Lettere ai Colossesi e agli Efesini, ha ampliato ed approfondito l'idea di Gesù
come primogenito: Gesù, ci dicono tali Lettere, è il Primogenito della crea-
zione - il vero archetipo dell'uomo secondo cui Dio ha formato la creatura
uomo. L'uomo può essere immagine di Dio, perché Gesù è Dio e Uomo, la
vera immagine di Dio e dell'uomo. Egli è il primogenito dei morti, ci dicono
inoltre queste Lettere. Nella Risurrezione, Egli ha sfondato il muro della
morte per tutti noi. Ha aperto all'uomo la dimensione della vita eterna nella
comunione con Dio. Infine, ci viene detto: Egli è il primogenito di molti
fratelli. Sı̀, ora Egli è tuttavia il primo di una serie di fratelli, il primo, cioè,
che inaugura per noi l'essere in comunione con Dio. Egli crea la vera fratel-
lanza - non la fratellanza, deturpata dal peccato, di Caino ed Abele, di
Romolo e Remo, ma la fratellanza nuova in cui siamo la famiglia stessa di
Dio. Questa nuova famiglia di Dio inizia nel momento in cui Maria avvolge il
6 Lc 2, 7. 7 Es 4, 22, 8 Cfr. Eb 1, 5-7.