680 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
682 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
684 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
686 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
688 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
690 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
692 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
694 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
696 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
698 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
700 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
702 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
704 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
706 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
708 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
710 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
712 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
714 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
716 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
718 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
720 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
722 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
724 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
726 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
728 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 729
730 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 731
732 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 733
734 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
736 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 737
738 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 739
Acta Francisci Pp. 697
quotidiano, nella loro ricerca di santità e nella proclamazione del Vangelo
di salvezza. Vi chiedo di trasmettere loro il mio affettuoso saluto e la mia
gratitudine per il generoso servizio in favore del popolo di Dio. Vicini ai
vostri sacerdoti, mi raccomando, vicinanza, vicinanza ai sacerdoti. Che loro
possano incontrare il vescovo. Questa vicinanza fraterna del vescovo, e anche
paterna: ne hanno bisogno in tanti momenti della loro vita pastorale. Non
vescovi lontani o, peggio, che si allontanano dai loro preti. Con dolore lo
dico. Nella mia terra, tante volte ho sentito qualche sacerdote che mi diceva:
« Ho chiamato il vescovo, ho chiesto udienza; sono passati tre mesi, ancora
non ho risposta ». Ma senti, fratello, se un sacerdote oggi ti chiama per
chiederti udienza, richiamalo subito, oggi o domani. Se tu non hai tempo
per riceverlo, diglielo: « Non posso perché ho questo, questo, questo. Ma io
volevo sentirti e sono a tua disposizione ». Ma che sentano la risposta del
padre, subito. Per favore, non allontanatevi dai vostri sacerdoti.
Se noi accettiamo la sfida di essere una Chiesa missionaria, una Chiesa
costantemente in uscita verso il mondo e in particolare verso le periferie
della società contemporanea, avremo bisogno di sviluppare quel « gusto spi-
rituale » che ci rende capaci di accogliere e di identificarci con ogni membro
del Corpo di Cristo.3 In questo senso una particolare sollecitudine chiede
di essere mostrata nelle nostre comunità nei confronti dei bambini e dei
più anziani. Come possiamo essere custodi di speranza se trascuriamo la
memoria, la saggezza e l'esperienza degli anziani e le aspirazioni dei giova-
ni? A questo proposito vorrei chiedervi di prendervi cura in modo speciale
dell'educazione dei giovani, sostenendo nella loro indispensabile missione
non solo le università, che sono importanti, ma anche le scuole cattoliche di
ogni grado, a partire da quelle elementari, dove le giovani menti e i cuori
vengono formati all'amore di Dio e della sua Chiesa, al bene, al vero e al
bello, ad essere buoni cristiani e onesti cittadini.
Essere custodi di speranza implica anche garantire che la testimonianza
profetica della Chiesa in Corea continui ad esprimersi nella sua sollecitudine
per i poveri e nei suoi programmi di solidarietà, soprattutto per i rifugiati
e i migranti e per coloro che vivono ai margini della società. Questa sol-
lecitudine dovrebbe manifestarsi non solo attraverso concrete iniziative di
3 Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 268.