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dono per l'umanità: dobbiamo perciò far sı̀ che i vantaggi che esse offrono
e diventiamo più plenamente umani. Amare è, infatti, ciò per cui siamo stati
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 147
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Congregatio pro Ecclesiis Orientalibus 149
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 155
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 157
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SECRETARIA STATUS
NOTA
Notandum circa excommunicationem quattuor Praesulum Fraternitatis Sancti
Pii X.
A seguito delle reazioni suscitate dal recente Decreto della Congregazione
per i Vescovi, con cui si rimette la scomunica ai quattro Presuli della Fra-
ternità San Pio X, e in relazione alle dichiarazioni negazioniste o riduzioniste
della Shoah da parte del Vescovo Williamson della medesima Fraternità, si
ritiene opportuno chiarire alcuni aspetti della vicenda.
1. Remissione della scomunica.
Come già pubblicato in precedenza, il Decreto della Congregazione per i
Vescovi, datato 21 gennaio 2009, è stato un atto con cui il Santo Padre
veniva benignamente incontro a reiterate richieste da parte del Superiore
Generale della Fraternità San Pio X.
Sua Santità ha voluto togliere un impedimento che pregiudicava l'aper-
tura di una porta al dialogo. Egli ora si attende che uguale disponibilità
venga espressa dai quattro Vescovi in totale adesione alla dottrina e alla
disciplina della Chiesa.
La gravissima pena della scomunica latae sententiae, in cui detti Vescovi
erano incorsi il 30 giugno 1988, dichiarata poi formalmente il 1o luglio dello
stesso anno, era una conseguenza della loro ordinazione illegittima da parte di
Mons. Marcel Lefebvre.
Lo scioglimento dalla scomunica ha liberato i quattro Vescovi da una
pena canonica gravissima, ma non ha cambiato la situazione giuridica della
Fraternità San Pio X, che, al momento attuale, non gode di alcun riconosci-
mento canonico nella Chiesa Cattolica. Anche i quattro Vescovi, benché sciol-
ti dalla scomunica, non hanno una funzione canonica nella Chiesa e non
esercitano lecitamente un ministero in essa.
2. Tradizione, dottrina e Concilio Vaticano II.
Per un futuro riconoscimento della Fraternità San Pio X è condizione
indispensabile il pieno riconoscimento del Concilio Vaticano II e del Magiste-